l riordino delle fondazioni previsto dalle recenti disposizioni della Regione Liguria, hanno indotto anche la Fondazione Canevari a meglio definire il proprio ruolo secondo le volontà e gli intenti espressi nel Testamento di Demetrio Canevari.
Si è pertanto posto mano a due grandi progetti:
- il restauro e il ripristino del patrimonio che versa da decenni in uno stato di semi abbandono.
- l’intrapresa di progetti culturali che valorizzino la grande eredità a dir poco da tempo negletta.
Il primo impegno risponde alla domanda di decine di discendenti che si chiedono e ci chiedono cosa ne sia di un patrimonio cospicuo che per quanto diluito nei secoli, fra bombe, incendi inflazione e incuria sembra ridotto a esile residuo.
Il secondo impegno parte dalla ricognizione del patrimonio di saperi e di cultura legati alla Fondazione che non debba ulteriormente restare sepolto nell’oblio.
Si tratta di frammenti di storia accumulati negli anni capaci di dare ai discendenti ed ai concittadini la percezione non banale di eventi consegnati alle carte e degni di essere riportati alla luce.
In questo spirito la Fondazione ha cominciato dal mettere in sicurezza e pubblicare alcuni testi manoscritti come il catalogo autografo di Demetrio Canevari; in seguito ha proceduto al riordino dell’archivioad opera di Vittorio Tigrino che ne ha pubblicato il catalogo sulla rivista La Berio - gennaio-giugno 2008.
L’occasione del Festival della Scienza ha permesso di inserire il lavoro della Fondazione nel vasto filone delle iniziative intraprese dalla comunità genovese che ha mostrato tempestiva capacità di cogliere opportunità di conoscere e riconoscere il proprio patrimonio culturale. In tutte le edizioni, a partire dal 2003 ad oggi la Fondazione ha partecipato al progetto Adagio e curioso, viaggio "lento" nel mondo della carta, del libro e di Gutenberg , ha permesso di conoscere ed evidenziare connessioni fra esperienze culturali liguri fino al confine orientale di lunigiana o anche in terre più lontane come l’Egitto della Biblioteca Alessandrina in un meraviglioso circuito di conoscenze degli scambimediterranei.
Avendo di recente acquisito l'eredità del coerede Giuseppe Gallo, la Fondazione ha dedicato alla sua memoria una borsa di studio che verrà ufficializzata nel corso di una giornata a lui dedicata nel corso del Festival della Scienza il 29 ottobre 2009, presso la Galleria Spinola di Pellicceria alla quale
egli ha lasciato il volume di Agostino Fransone (1634) sugli stemmi delle famiglie genovesi
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