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  Le iniziative >>Saperi e meraviglie >>   L’esperienza misurata      
   
 



  partire dal Cinquecento l’osservazione e l’esperienza assumono sempre più lo status di unici metodi validi per la scoperta delle leggi naturali, mentre lo sviluppo del sapere matematico diviene strumento per nuove scoperte e permette lo sviluppo di una nuova fisica e di una nuova astronomia che sostituiscono il sistema aristotelico. Alle radici della rivoluzione scientifica seicentesca c’è, nei secoli della stampa, della polvere da sparo e della bussola, una compenetrazione tra scienza e tecnica assente invece nella civiltà antica (con l’eccezione dell’epoca ellenistica di Archimede, Euclide, Aristarco, Eratostene …) e medievale, che contrapponeva le arti dei “liberi” alle attività pratiche del volgo e degli schiavi. Alle arti meccaniche, spesso alla base di grandi scoperte, si riconosce un nuovo valore culturale e gli strumenti divengono “scientifici”: non solo semplici curiosità per divertire i potenti e più che macchine utili per la guerra e la navigazione, ma mezzi di conoscenza, usati per potenziare (e non deformare) le capacità dell’uomo e impiegati con metodicità per misurare e osservare i fenomeni naturali. Al di là delle scoperte, si devono a Galileo e agli altri scienziati suoi contemporanei soprattutto un nuovo atteggiamento e una nuova visione del mondo, “letto” come un intreccio di forze calcolabili e corpi misurabili. I protagonisti della rivoluzione scientifica sono accumunati dalla consapevolezza della cifra di novità veicolata dalla propria opera (come appare chiaro dal ricorrere dell’aggettivo novus nei titoli delle loro opere), e dalla volontà di proporre un sapere aperto e comunicabile, da contrapporre alla segretezza della precedente tradizione magico-alchemica. Si trattò di un percorso lungo e graduale e per lungo tempo magia e scienza resteranno legate in maniera spesso indissolubile: molti di quelli che oggi chiamiamo scienziati (come Keplero, Brahe, Gilbert …), fecero precisi riferimenti a teorie magiche, mentre altri con fama di maghi (come Della Porta o Cardano), raggiunsero importanti scoperte scientifiche.